Astigiana di nascita, Silvia è cresciuta all’isola d’Elba, coltivando la sua passione per la lettura che le ha consentito di aprire una libreria di sua proprietà una decina di anni fa.
Ancora sorride quando racconta di quando si fermava davanti al Libraio, la libreria che oggi gestisce con grande passione, e divorava con gli occhi tutti i libri in vetrina.
Spesso succedeva così quando comprava un testo nuovo: sgattaiolava al Grigolo, dove poteva starsene ore indisturbata a leggere e a fantasticare.
Da quando Silvia gestisce la libreria, la vita sociale e culturale dell’isola ha avuto un balzo in avanti notevole: mostre d’arte, letture di poesia, presentazioni di libri, attività creative per i bambini, serate di tango e molto altro ancora accade al Libraio e, cosa pregevole, non solo d’estate.
Silvia è infatti impegnata in un progetto di valorizzazione culturale dell’isola tutto l’anno.
Ed è proprio in una delle occasioni di incontro invernali che ha conosciuto Sara.
Scocciata, infastidita di cattivo umore dopo l’ennesima e inconcludente lite con Leonardo, Sara si era rifugiata nella libreria quasi per sbaglio, rimanendoci poi alcune ore e scoprendo che stavano presentando un libro che parlava di archeologia sull’isola (a sua passione).
Il tempo di un paio di chiacchiere le è stato sufficiente per capire che Silvia non è una semplice “venditrice di libri” ma persona appassionata e preparata che sa consigliare, valutare, spiegare a chi ne abbia bisogno.
Da quel primo incontro, la libreria ha una trovato in Sara una affezionata cliente che non manca di far bella mostra della sua proverbiale meticolosità nello scegliere i testi a lei più adatti.
Ma Silvia non dispera: ha compreso che dietro a quel fare a volte irruenti e irritante si cela una persona diretta e di buon cuore, per cui sorride pazientemente e cerca sempre di accontentare le molte richieste di Sara per come può.
Se vuoi conoscere Silvia e le sue tante attività, puoi iniziare a farlo anche online cliccando qua (ma vedere la libreria nella darsena medicea di Portoferraio è ancora meglio, eh)
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